mercoledì 16 ottobre 2013

NEW TALENTS: COLIAC BY MARTINA GRASSELLI

Vogue Talents often finds emerging fashion talents with great potential.
A few weeks ago during Milan fashion week at Palazzo Morando, creative Vogue Talents and finalists of Who is on Next 2013 presented their collections; among them I have found the amazing jewels and shoes designed by Martina -  Coliac -  a girl from Reggio Emilia who has really been able to create wonderful creations.

- When did the idea of Coliac start and why did you choose this name ?
It started immediately after my graduation at the NABA (New Academy of Fine Arts of Milan) in Fashion and Textile design. I started with an internship, then I have worked for Stella McCartney as a collaborator in the accessories, small leather goods and jewelry development and I have also done other collaborations in publishing, styling and product design that have really enriched my experience .
Coliac was the natural “next step”, I have started with jewelry because it ‘s able to change the image of a look, jewels are object of fashion but also of design.
Coliac is the surname of my grandmother, the last descendant of a noble French-origin family who has lived in the early 900, a period of great elegance and sumptuousness. This surname is destined to disappear forever with her and her sisters, the thought that this could happen has bring in me the desire to give, at least conceptually, a continuity in the history.

- Is there someone in your family who “inspired” your passion for fashion?
My parents are collectors and beauty lovers so I can say that it was all very natural and spontaneous. When I was a child I flipped through my father collections of Harper's Bazaar and Vogue (my father is a fashion photographer ) and I used to dress up with my mother vintage clothes and jewels.
I spent a childhood surrounded by design objects, collections of vases, old books ... we are a creative family!

- Do you have any future plans of product extension (bags rather than new types of shoes ) or to launch special edition ?
I'm already realizing some precious clutch, gloves, socks to match the shoes and small leather goods. I am slowly trying to create a complete accessories collection.

- At this time people who make business decisions like yours are really brave: What do you think? What makes you to "risk " yourself by creating a new brand?
It is true, it is an hard work which often leaves no time and space for other things, it becomes your everyday life but if it's your real dream, there is nothing better to start following your passion. It takes a good “quantity” of courage , unconsciousness and patience ... I'm competitive and I have a strong character so I could not work forever in the shadow of someone, I wanted to create something really mine ...

- What do you think about the social world/bloggers as a means to support and promote new brands?
I'm just discovering the power of Instagram: there are designers, stores , brands .... it's amazing the easiness and the speed with which you can show your creations at worldwide level.

Discover the entire collection on the website www.coliac.com


Vogue Talents riesce spesso ad individuare talenti emergenti o con grandissimo potenziale.
Qualche settimana fa, presenti a Palazzo Morando c’erano loro, i creativi di Vogue Talents ed i finalisti di Who is on Next 2013 e tra loro “spiccavano” i gioielli e le calzature di Martina, in arte Coliac, una ragazza di Reggio Emilia che ha saputo dare vita a dei prodotti davvero meravigliosi.

- Quando nasce l’idea di Coliac e perché la scelta di questo nome? 
E’ iniziata subito dopo la laurea presso la NABA (Nuova Accademia di Belle arti di Milano) in Fashion and Textile design. Ho iniziato con uno stage, diventato poi lavoro, da Stella Mc Cartney dove collaboravo allo sviluppo degli accessori, piccola pelletteria e bijoux. Sono seguite altre collaborazioni molto diverse fra loro nell’editoria, styling e nel product design che hanno arricchito le mie esperienze.
Coliac è stato un passaggio naturale, perchè il mondo del bijoux racchiude in sè tante di queste caratteristiche. Un bijoux è in grado di cambiare l’immagine di un look, è un oggetto di moda ma anche di design.
Coliac è il cognome di mia nonna materna , ultima discendente di una nobile famiglia di origine francese  che ha vissuto, a cavallo tra la fine dell'800 e i primi del '900, un periodo di grande  eleganza e suntuosità. Questo cognome è destinato a scomparire per sempre con lei e le sue sorelle. Il pensiero che questo possa avvenire ha fatto maturare in me la volontà di dare, almeno concettualmente, una continuità alla loro storia.
     
- Hai iniziato subito con i gioielli e le calzature: sei “del settore” ed è quindi una passione tramandata da qualcuno in famiglia o è nata direttamente e naturalmente da te?
Ho genitori collezionisti e amanti del bello quindi posso dire che è stato tutto molto naturale e spontaneo; da bambina sfogliavo le collezioni anni 80 di Harper Bazaar e Vogue di mio padre (fotografo di moda) oppure mi travestivo con le collezioni di bijoux trovate nei mercatini da mia madre. Ho passato un'infanzia che definisco "colorata" perchè circondata da oggetti di design, collezioni di vasi, libri antichi... nessuno lavora nell'accessorio direttamente ma sono tutti un pò creativi.

- Oggi l’accessorio ha superato il ready-to-wear, crea il look ed è diventato importantissimo avere la calzatura e/o il gioiello giusto. Hai progetti futuri di estensione prodotti (borse piuttosto che nuove tipologie di scarpe) o di lanciare special edition?
Sto già inserendo piccole pochette gioiello, guantini, calze da abbinare alle scarpe e piccola pelletteria. La mia idea è quella di creare piano piano un marchio di accessori completo.

- In questo momento persone che fanno scelte imprenditoriali come la tua sono davvero molto coraggiose: che cosa ne pensi? Cosa ti ha spinto a “rischiare” e lanciarti creando un nuovo brand? 
Si è vero, è un lavoro duro, totalizzante, che spesso non lascia spazio per altre cose, diventa la quotidianità, la propria esistenza, e di frequente gli umori, le gioie e i dolori sono collegati a questo più che alla vita “fuori”…  ma se è un sogno vero, reale, mosso da passione, non c’è consiglio migliore di cominciare a fare di tutto perchè si possa realizzare. Ci vuole una buona dose di coraggio, incoscienza e pazienza, sono competitiva e ho un carattere forte quindi non avrei potuto lavorare per sempre all'ombra di qualcuno... volevo creare qualcosa di mio...

- Che cosa ne pensi del mondo social come mezzo per pubblicizzare i nuovi brand/progetti online? Credi che possa servire realmente?
Penso di si, sto proprio sperimentando in questo periodo la potenza di Instagram: ci sono designer, negozi, brands... è incredibile la facilità e velocità con cui puoi far vedere le tue cose, pubblicizzarle e divulgarle e livello internazionale.

b&h

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