Thanks to the web and Instagram I have the opportunity to discover new brands everyday. People who know me are perfectly aware about my passion for jewelry and I am totally fall in love with this amazing brand – ADIA KIBUR.
I have to admit that I have discovered it thanks to ShopBop where I have seen for the first time the super cool necklaces. So I decide to check it better and I have discovered the entire collection: it’s to die for.
I have had the opportunity to ask some questions to the Creative Designer – Nadia Lee and she has been so kind.
- How and when did the idea of ADIA KIBUR? Where the brand name come from?
Adia is ’Nadia’ without the ‘N’, and my younger brother’s name is ’Rubik’, so I flipped it around to make it ‘Kibur’.
- I've read a bit 'in your own biography, and you're obviously in the field: your love for jewelry started growing during some, could you tell us something about these travels? What has inspired you?
At the time I travelled to Moscow before it opened up to the West, which was a surreal by-gone-era experience; the Red Square was used in part to breed cattle of all things! Beijing was also fascinating; it has an unbelievable sense of history blanketed by the restlessness of modernization which led the way to China of today. Tokyo was as modern a city as any, but you can witness the daily struggles of both the young and the old to maintain heritage and traditions at every street corner. Going to these places allowed me to appreciate what I took for granted back home in LA, and inspired me to create things to better connect people.
- Today, accessory is the new ready-to-wear, helps creating the look and it has become more important to have the right accessory: Adia Kibur is just that. Do you have any future plans of product extension (bags rather than belts) or to launch new materials in collection?
Malcom Gladwell has it right when he wrote that we need 10,000 hours of practice to be an expert at anything; it took me about that long to feel that I was pretty good at designing jewelry. Though I love anything fashion related, and I continue to dabble in other forms of design whenever I have time, but I am too much of a perfectionist to throw our label on something without truly believing in it. So for now, I continue to focus on creating great jewelry, but I am working on a super-secret project though, something that would further connect our fans to what we do, so they can have the best designs with the best value; this is exciting because when we work with buyers, cost considerations has its way to diminish what we do with designs, it is a limitation we hope to soon overcome.
- What's behind your WONDERFUL products (where you get your inspiration ...)
I get most of my inspirations from reading and travelling; when I read my mind tends to wonder, so I get a lot of ideas that way, and when I travel, it sort of affirms whether those ideas are good or not, because I get to see what people are into, and how they apply pieces of those ideas to the world.
- What materials do you mainly use?
I like to mix and match materials, so anything goes for me pending on the trends we want to develop into.
-What do you think about the social world? Do you think that bloggers/IT girls can really help to promote and support a new brand?
I think it really depends on the blogger. If it is someone who is just blogging for fun, and don’t put too much effort into her content, then the reach of her message would be limited to her immediate social circle. However, if someone writes well, or has a strong perspective with her images, the influence can be far reaching. As a brand when we work with bloggers, we really just want to align ourselves to those who share a similar outlook on life as us, it is as simple as that!
Devo ammettere che Internet e Instagram permettono davvero di scoprire nuovi brands ogni giorno. Le persone che mi conoscono sono perfettamente a conoscenza della mia passione per i gioielli e – navigando/facendo shopping su Shopbop ho scoperto così per caso questo incredibile marchio - ADIA Kibur .
All’inizio avevo addocchiato le collane ma poi, incuriosita, ho deciso di studiarmi bene l’intera collezione: è da morire, bracciali, anelli, collane, orecchini a prezzi super super convenienti.
Nadia Lee è la Designer del brand e le ho fatto un paio di domande per capire come è nato tutto.
- Come e quando è nata l'idea di ADIA Kibur ? Come mai la scelta di questo nome?
Adia è ' Nadia ' senza la 'N' , e “Kibur” è il nome capovolto di mio fratello che si chiama ' Rubik'
- Ho letto un po ' la tua biografia: il tuo amore per i gioielli nasce e cresce durante alcuni viaggi intorno al mondo. Cosa ti ha ispirata?
Sono stata a Mosca quando ancora non era “così aperta” all’Occidente ed è stata per me un’esperienza surreale, la Piazza Rossa mi ha stregata! A seguire Pechino, con quel mix di storia e modernità che ha aperto la strada verso la Cina di oggi; lo stesso vale per Tokyo dove il patrimonio e le tradizioni si assaporano ad ogni angolo di strada . Visitare questi luoghi, una volta tornata a casa a Los Angeles, mi ha ispirato a creare prodotti, gioielli che attraversino i confini e colleghino tra loro le persone.
- Oggi , l'accessorio è il nuovo ready- to-wear, crea il look ed è diventato davvero importante avere l'accessorio giusto: Adia Kibur è proprio questo. Avete piani futuri di estensione prodotto (borse?cinture?) o di lanciare nuovi materiali in collezione?
Malcom Gladwell ha ragione quando scrive che abbiamo bisogno di 10.000 ore di pratica per essere un esperto di nulla, mi ci sono voluti molti anni prima di sentirmi abbastanza brava a disegnare gioielli. Anche se continuo a dilettarmi in altre forme di disegno ogni volta che ho tempo, sono troppo perfezionista per creare qualcosa senza veramente crederci. Quindi per ora, continuo a focalizzarmi sulla creazione di gioielli, anche se sto lavorando su un progetto super- segreto!
- Cosa c'è dietro i tuoi meravigliosi prodotti ( dove trovi ispirazione ... )?
La maggior parte dell’ispirazioni viene dalle mie letture e dai viaggi: quando leggo la mia mente tende a farsi un sacco di domande e così si sviluppano sempre parecchie idee, che spesso trovano “concretizzazione” durante i miei viaggi, lì capisco realmente se le mie idee sono “buone” o no.
- Quali materiali usi principalmente ?
Mi piace mescolare e abbinare i materiali, così utilizzo un pò di tutto senza focalizzarmi su niente di specifico.
- Cosa ne pensi del mondo social? Pensi che i bloggers possano davvero aiutare a promuovere e sostenere un nuovo brand?
Credo che in realtà dipenda dall blogger. Se si tratta di qualcuno che lo fa per puro divertimento, e non mette troppa fatica o impegno nei contenuti, allora la portata del suo messaggio sarà limitata alla sua immediata cerchia sociale . Tuttavia, se qualcuno scrive bene o ha un punto di vista forte magari supportato da belle immagini allora l'influenza potrà essere di vasta portata . Come marchio quando lavoriamo con i blogger, vogliamo davvero allineare noi stessi a coloro che condividono una visione simile della vita che per noi è la semplicità!
b&h
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